Si tratta della tecnica più utilizzata per valutare la composizione corporea, stabilendo la percentuale di massa grassa, quella di massa magra (acqua, muscoli, ossa) e lo stato di idratazione (acqua intracellulare ed extracellulare). La BIA è un esame non invasivo, di tipo bioelettrico, che richiede un tempo molto breve (circa un minuto di misurazione effettiva): vengono applicati su mano e piede quattro elettrodi simili a quelli per fare un elettrocardiogramma e viene fatta circolare una debole corrente che, attraversando le strutture corporee, subirà variazioni della sua intensità in funzione dell’impedenza delle varie strutture del corpo umano. I tessuti biologici si comportano come conduttori o come isolanti elettrici a seconda della quantità d’acqua che contengono. In sostanza, questo test si basa sul dato fisico che l’acqua è un buon conduttore di corrente elettrica mentre il tessuto adiposo è un buon isolante. I tessuti magri, soprattutto i muscoli, sono ottimi conduttori perché contengono una maggiore quantità d’acqua e di elettroliti, mentre i tessuti grassi e quelli ossei sono isolanti. È molto importante conoscere la composizione corporea perché il peso esprime la massa corporea totale, l’insieme cioè della massa grassa, dei muscoli, delle ossa e dell’acqua. Quindi, la variazione di peso riscontrata sulla bilancia non corrisponda soltanto alla variazione della massa adiposa. Un organismo ben funzionante presenta una buona idratazione, una massa muscolare adeguata e un tessuto adiposo che non supera la percentuale del 25%. E’ possibile effettuare questo esame in tutte le persone, con la sola eccezione dei soggetti portatori di pacemaker cardiaco, elettrodi per la neurostimolazione o impianti per l’udito e delle donne in gravidanza.
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