STUDIO LAFFRANCHI DI RADIOLOGIA E TERAPIA FISICA
Studio Medico polispecialistico presente in Como dal 1961

 

Il trattamento dei pazienti con ulcere venose e l'effetto del CMPBF

Alekseenko A. V., Gusak V. V., Tarabanchuk V. V., Iftodii A. G., Sherbana N. G., Stoliar V. F. Chirurgie, Mosca

 

L'ulcera venosa della gamba può essere definita come un difetto cronico della pelle caratterizzato dalla disintegrazione del tessuto e necrosi. L'ulcera venosa può avere diverse origini: venosa, arteriosa o mista [arteriosa (8%) e diabetica (3%), traumatica (2%), altre (14%), venosa (73%)]. Secondo le statistiche, soffre di ulcera venosa alla gamba fino all'1% della popolazione. Con l'aumento dell'età i pazienti con ulcere venose aumentano, soffrono di questa malattia il 3,5% dei pazienti oltre i 65 anni. Allo stesso tempo le donne soffrono di questo disturbo 3 volte in più degli uomini. Lo studio clinico comprendeva 74 pazienti ai quali era stato diagnosticato un'ulcera CAL trofoblastica degli arti inferiori. Si sono formati due gruppi di controllo: uno con il trattamento attivo, il secondo con un trattamento placebo. Il trattamento è durato 10-12 giorni con una frequenza di 3 volte al giorno. Sono state applicate varie frequenze elettromagnetiche.

Conclusione: Dopo 10-12 giorni dall'inizio della terapia, la ferita sulla pelle si presentava completamente ripulita da tessuto morto, le infiammazioni circostanti sparite ed era ricominciata l'epitelizzazione (processo di guarigione). Questo effetto è stato osservato nel 93% dei pazienti con ulcere venose degli arti inferiori.