STUDIO LAFFRANCHI DI RADIOLOGIA E TERAPIA FISICA
Studio Medico polispecialistico presente in Como dal 1961

 

Breve Biografia di Christian Samuel Hahnemann, padre dell'omeopatia.

L'omeopatia nasce circa 200 anni fa, grazie alla perspicacia clinica ed alle "geniali", per l'epoca, intuizioni di Christian Samuel Hahnemann, dottore in medicina, nato il 10 Aprile 1755 a Meissen in Germania, morto a Parigi il 2 luglio 1843, stroncato da una bronchite ribelle ad ogni cura.

Fin dai primi anni si dimostra un ragazzino molto dotato, tanto che a 12 anni conosce già diverse lingue antiche e moderne, tra cui l'inglese.

Il padre, Christian Gottfried Hahnemann, decoratore di porcellane, desiderava che il figlio seguisse la sua stessa strada, perché potesse così contribuire al magro bilancio familiare. Ma il giovane Samuel si oppose energicamente alle richieste del padre e nel 1775 riuscì a partire per Lipsia dove poté iniziare gli studi di Medicina. 

Il 10 agosto 1779 ricevette il diploma di dottore in Medicina ad Erlangen ed iniziò con successo la sua attività clinica nei dintorni, a Hettstad e Gommern.

Hahnemann, oltre che di medicina si interessò alla chimica, alla fisica ed alla botanica. 

Ben presto, però, due episodi determinarono la sua crisi verso la medicina del tempo: la morte di un suo caro amico a cui egli, come medico, non riuscì ad apportare alcun aiuto, ma anzi a determinarne il peggioramento delle condizioni.

Hahnemann iniziò, dunque, ad essere sempre più scettico e critico nei confronti della medicina del suo tempo, che anzi riteneva inadeguata e dannosa. 

Così, rapidamente, nel 1789, Christian Samuel Hahnemann decise di abbandonare la professione medica ritenendola inutile e per mantenere la famiglia (moglie ed i 4 figli) riprese, a Lipsia, la vecchia professione di traduttore di libri.

Fu proprio il lavoro di traduttore che lo mise in contatto con la scuola di pensiero scozzese di Brown e Cullen, esponenti di punta del vitalismo, teoria che ammette l'esistenza della forza vitale quale elemento essenziale alla realizzazione armonica della vita, in contrapposizione ai sostenitori del meccanicismo biologico, allora largamente diffuso nella borghesia progressista, alla quale appartenevano numerosi medici. 

Questi studi diedero ad Hahnemann gli spunti per elaborare un'idea completamente nuova delle malattie e del modo di curarle, rispetto alla medicina tradizionale, sempre tesa alla ricerca delle cause morbose. 

Per Hanhemann, sarà il sintomo, come massima espressione del fenomeno, o meglio la sindrome presentata dal paziente, l'elemento referente dell'intervento medico e non la causa, che è quasi sempre presunta; occorre ricordare, a proposito della causa delle malattie, che all'epoca non si conoscevano l'origine virale, batterica o parassitaria delle infezioni. 

Leggendo la Materia Medica di Cullen, Hahnemann scopre che l'assunzione della china per più giorni, a scopo sperimentale, produce una sintomatologia sovrapponibile, anche se non uguale, a quella della malaria, che già allora era curata con la corteccia di china (vorrei qui ricordare che fino al 1980 circa, in Italia, il chinino era ancora venduto dalle tabaccherie, a sottolinearne l'importanza di quell'antico trattamento della malaria che da noi è stata eradicata solo nel secondo dopoguerra).

Tornando ad Hahnemann, egli da questa semplice osservazione riuscì a costruire un complesso metodo clinico terapeutico basato sulla legge di similitudine applicando rigorosamente i principi del metodo Galileiano (cioè il metodo scientifico):

  • Osservare attentamente ciascun fenomeno naturale;
  • Derivare dall'osservazione di più fenomeni la legge generale che li governa;
  • Riprodurre il fenomeno seguendo la legge che lo ha prodotto.

Hahnemann si rese pertanto conto che la terapia doveva essenzialmente tendere a conservare le forze del malato piuttosto che indebolirlo (salassi e clisteri rappresentavano, allora, i cardini terapeutici delle più svariate malattie). 

Assieme ai suoi collaboratori egli inizio' una nuova strategia medica che passava attraverso la sperimentazione clinica di numerose sostanze: zolfo, mercurio, belladonna, digitale, ipecacuana, il platino, l'oro, il lycopodium, il cloruro di sodio, allo scopo di annotarne gli effetti clinici.